04 Set Il digitale nuova frontiera per la distribuzione. Ma quale?
Uno degli argomenti centrali del XII Convegno di YouTrade riguarda la svolta digitale e l’omnicanalità nella distribuzione edile. Perché è in aumento la diffusione del digitale, che per gli esercenti ha principalmente lo scopo di migliorare l’efficienza dei processi e favorire lo sfruttamento dei dati raccolti. E questo perché, in sostanza, chi ha un negozio vuole conoscere meglio le preferenze del proprio cliente, dentro e fuori il negozio. Obiettivo che, a pensarci bene, è proprio lo stesso di giganti come Google o Facebook. Questo adeguarsi sembra un dato positivo o, meglio, inevitabile, se non fosse che nel confronto con quanto avviene negli altri Paesi si nota una macroscopica differenza in peggio.
La domanda, insomma, è sempre la stessa: perché le imprese della distribuzione fanno fatica ad adeguarsi al nuovo corso, alla omnicanalità? Diffidenza, ritardo culturale e difficoltà nel decidere investimenti nel digitale sono le spiegazioni più ricorrenti. Sta di fatto che la spesa complessiva per cavalcare la rivoluzione digitale dei top retailer è ancora bassa e per le imprese commerciali più piccole è ancora minore. La spesa è passata, infatti dal 20% sul totale degli investimenti annuali nel 2017 al 21% nel 2018. Secondo Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, «i principali retailer internazionali stanno comprendendo sempre più l’importanza della tecnologia per affrontare questo momento e stanno focalizzando i loro sforzi nella sperimentazione di tecnologie di frontiera: durante il 2018 sono state infatti identificate oltre 200 progettualità in ambito retail nel mondo, con particolare focus su Internet of things (52% dei casi), Intelligenza artificiale (32%) e Realtà aumentata (16%)».